All'inizio ci fu la materia



I 4 elementi

Il primo che storicamente si è occupato dello studio della materia fu Talete nel VII secolo A.C., che affermò che gli elementi che costituiscono gli elementi presenti nell’universo fossero quattro: “terra, acqua, aria, fuoco” e che ogni oggetto tende a raggiungere il suo luogo naturale.
Nella filosofia cinese c’è un ragionamento analogo con il convincimento che il cambiamento nel mondo e del mondo è un complesso di mutamenti, meglio inteso e descritto in dettaglio come «cinque fasi». Fasi che sono un processo di vicendevole produzione: il legno (mu) produce il fuoco (huo), il fuoco la terra (tu), la terra il metallo (jin), il metallo l’acqua (shui), l’acqua il legno, ecc.

Tornando ai greci, Democrito, nel IV secolo A.C., ipotizzò che la materia fosse fatta di atomi, dotati di dimensioni, forma, e peso diversi, con il vuoto tra di essi, affermando anche che «Tutto ciò che è, è nella natura» .
Tutte le proprietà della materia che sperimentiamo sono dovute alle interazioni fra essi.
L'atomo democriteo non costituiva in sé un'intelligibilità pura, tuttavia era pur sempre una realtà intelligibile poiché sfuggiva ai sensi e si coglieva solo mediante l'intelletto.


Alchimista

Col Medio Evo apparvero gli alchimisti, dediti a studi e ricerche sugli elementi presenti in natura, anche su basi fisiche e chimiche, volte a ottenere la pietra filosofale. Nelle opere di Paracelso e della sua scuola si stabilisce uno stretto rapporto tra Scrittura e alchimia.
La Genesi è interpretata da Paracelso in termini alchemici: la creazione viene descritta come un processo chimico di separazione delle differenti sostanze da un caos indifferenziato. Lo status dell’alchimia è ancora piuttosto ambiguo: estranea al sapere universitario, ha carattere eminentemente pratico, ma adotta teorie della materia che provengono da varie tradizioni.


Lavoisier

Solo negli anni 1770 e successivi Lavoisier studiò scientificamente le reazioni chimiche.
Gli esperimenti di Lavoisier furono tra i primi esperimenti chimici veramente "quantitativi" a essere condotti. Egli dimostrò che, anche se la materia cambia il suo stato con una reazione chimica, la quantità di materia è la stessa all'inizio e alla fine di ogni reazione. Bruciando fosforo e zolfo nell'aria, dimostrò che il prodotto pesava più della materia iniziale e il peso acquisito era stato preso dall'aria.

Successivamente Mendeleev dimostrò di aver compreso il legame tra pesi atomici e valenze, ma soprattutto mostrò come la classificazione degli elementi avesse un enorme potere predittivo.

Dimostrò che gli elementi se organizzati secondo la massa atomica, mostrano una periodicità nelle loro proprietà fisico-chimiche, e l’arrangiamento di elementi in gruppi in ordine di massa atomica corrispondeva alle loro valenze; anche se ai tempi fu ricordato principalmente per aver definito in maniera scientifica nel 1893 la giusta miscela di acqua e alcol etilico nella Vodka!

Dopo il 1800 fu evidente che la scienza non è in grado progredire senza il supporto di una adeguata tecnologia e contemporaneamente che la tecnologia non può perfezionarsi senza passi avanti della scienza

elettrone e atomo