Le lenti gravitazionali non sono solo un modo per osservare dettagli lontanissimi (e quindi antichissimi) dell’Universo, ma anche un ottimo indicatore della quantità di massa che genera la distorsione. In base alla distorsione possiamo calcolare la massa di un ammasso di galassie e vedere anche come cambia nel tempo.
Uno fra gli indizi dell’esistenza della materia oscura viene proprio dalle misure di massa delle galassie che creano lenti gravitazionali.
Nella prima immagine si vede un tipo diverso di lente gravitazionale, prodotta dalla distribuzione di galassie e materia oscura presente in un ammasso di galassie.
Nell'immagine si vedono infine altri esempi di lenti gravitazionali prodotte da galassie (in rosso).
Come si vede chiaramente, le immagini di lente gravitazionale (in blu) possono essere anche allungate e ricurve.
Gli astronomi chiamano questo tipo di immagini "archi gravitazionali".
Anche queste immagini sono state ottenute dal Telescopio Spaziale Hubble.
Studiando le deformazioni dei raggi luminosi, originatesi dai raggi provenienti da una sorgente, posta al di là della galassia che causa la lente gravitazionale, potremo, nel futuro prossimo, determinare la quantità di materia oscura che ha dato origine all'evento.